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Emma Sono Io

Regia di: Francesco Falaschi

Musiche di: Andrea Guerra

Marzo 2002

“Emma sono io”, una sorta di grido a rivendicare un’identità perduta sotto i farmaci che Emma, appunto, prende quotidianamente per controllare l’ipomania unipolare una malattia non-malattia che influisce sull’umore e che alterna periodi di grande attività euforica e benessere a momenti di depressione.Per un disguido Emma (Cecilia Dazzi / “Le Sciamane”) si dimentica di prendere le sue pillole proprio alla vigila del matrimonio della sua migliore amica, Marta, rivelando un aspetto della sua personalità sconosciuto persino ai suoi amici; da donna pacata e misurata si trasforma in una sorta di inarrestabile ciclone in grado di sconvolgere chi le sta intorno.
In un momento in cui tutti stanno per prendere le decisioni che “cambieranno le loro vite”, l’impatto con la realtà di Emma sconvolge i precari equilibri su cui poggiavano castelli di ipocrisie: che si affida ad un “buon matrimonio” di comodo ignorando la persona che ama realmente, chi a sua volta preferisce una vita da bigamo ad un confronto chiarificatore, chi ha scelto un lavoro che non lo soddisfa rimpiangendo le sue scelte e chi infine aspetta pazientemente un uomo occupato.La solita vita di tutti, ma filtrata dalla follia della protagonista.
Seppur collocato all’interno dei film che analizzano questa generazione di trentenni sempre alla ricerca di un’identità e di una strada per il futuro, “Emma” affronta l’argomento da un punto di partenza decisamente innovativo. Lo stato mentale alterato di Emma, si ripercuote su tutto ciò che la circonda, come i cerchi d’acqua in uno stagno, facendo si che alla fine nessuno possa dire con certezza quale sia la normalità. “Ognuno di noi ha un lato nascosto, e spesso è il migliore” (Luciano Bianciardi), è la frase che sintetizza l’anima del film.Se la regia di Francesco Falaschi, nonostante i lunghi ed interessanti piani sequenza, risente ancora della sua immaturità, sorprende piacevolmente Cecilia Dazzi, un’attrice spesso relegata in ruoli marginali che qui riesce ad esprimere il suo pieno potenziale lasciando un’impressione decisamente positiva.

Cast: Cecilia Dazzi, Elda Alvigini, Pierfrancesco Favino, Marco Giallini.

Aspetto Artistico

Musiche di:
Andrea Guerra

Dirette da:
Gianfranco Plenizio

Regia di:
Francesco Falaschi

Orchestra:
Bulgarian National Symphony Orchestra

Aspetto Tecnico

Tecnico del Suono:
Goffredo Gibellini

Assistente di Registrazione:
Monchil Momchilov

Assistente di Missaggio:
Mauro Rea

Studio di Registrazione:
Studio 1 BNR – Sofia

Studio di Missaggio:
Sonic Recording Studio – Roma

Organico:
18 Violini
06 Viole
04 Violoncelli
03 Contrabbassi
01 Flauto
01 Oboe
01 Clarinetto
03 Batteria
01 Basso
01 Chitarra
01 Pianoforte

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