Il Cane E Il Suo Generale

Il cane e il suo generale – Le chien, le général et les oiseaux di Francis Nielsen è un esempio particolarmente significativo sia per ciò che concerne lo stile visivo, sia per le dinamiche narrative. In alternativa all’appeal popolare e alla maestosa spettacolarità dei grandi cartoni animati disneyiani Nielsen racconta una vicenda semplice, sospesa tra Storia e favola, dai movimenti lenti e dai tratti tenui. Frutto di un’idea di Tonino Guerra, a cui si deve la sceneggiatura, affronta temi che da sempre appartengono all’immaginario della letteratura per l’infanzia quali il rapporto uomo-natura, e da risalto a valori come la solidarietà e l’amicizia che possono nascere e crescere nonostante le diversità.Nel complesso ciò che più caratterizza questo audiovisivo e lo avvicina allo stile europeo è la capacità, quasi la volontà, di esaltare in maniera sfaccettata la liminalità connaturata al genere d’animazione, continuo crocevia, tra arte figurativa in senso stretto e audiovisivo, come veicolo di comunicazione nel quale linguaggio filmico e forme della letteratura si incontrano e si contaminano.Sul piano grafico-figurativo prevalgono il tratto stilizzato e la bidimensionalità tipiche dei fumetti, in particolare le forme rotonde e leggermente allungate ricordano Tin Tin; la dominanza dei colori tenui e dei pastelli, ottenuta con l’uso di tecniche miste (gessetti e colori a cera) rimandano all’impostazione visiva delle illustrazioni dei libri per l’infanzia e alla loro artistica artigianalità.
Tutte queste caratteristiche avvicinano quest’opera a quelle di due illustri autori italiani quali Enzo D’Alò e soprattutto Luzzati, al quale Nielsen si accosta, oltre che per le scelte visive adottate, per l’abilità di far progredire l’azione e la narrazione, dando loro diversi andamenti, grazie alla forza del binomio immagine e musica classica.