Select Page

Pallido Oggetto Del Desiderio

Regia di: René De Ceccatty

Musiche di: Arturo Annecchino

Marzo 2003

Da svariati anni collaboro con Alfredo Arias e Rene` de Ceccatty, e ogni volta si intraprende un viaggio nuovo, sempre differente dal precedente. Il musical Peines de coeur d’une chatte francoise, poi La signora delle cameliecon Isabelle Adjani e La dame de Chez Maximedi Georges Feydeau con Mariangela Melato sono state le tappe di que- sto cammino, lungo il quale e` stato possibile svi- luppare con entrambi una profonda intesa, una felice collaborazione di volta in volta rinnovata e arricchita. Un affiatamento che si e` rivelato fon- damentale nell’affrontare il progetto di Pallido oggetto del desiderio. Lo spettacolo, ispirato al celebre romanzo di Pierre Louy¨s, in cui il mondo del cinema ha cosi` spesso trovato ispirazione, offriva suggestioni intense che il regista ha voluto porre al centro del lavoro, concentrandosi sul vortice di amore, pas- sione, desiderio e frustrazione, di senso del pos- sesso e di gelosia su cui si fonda la storia di Anita Gonzales. Come lo spazio costruito per lo spettacolo – un treno, uno spazio immaginario e concreto, di atte- se e memorie – cosi` pure la musica di scena dove- va restituire una dimensione onirica, sospesa, avvolgente, adatta a raccontare il sogno o il fan- tasma dell’amore impossibile… Per le musiche del Pallido oggetto del desiderioci siamo immersi dunque nel mondo della passione, nel mondo del tango, tema cosi` caro ad Alfredo. Una fisarmonica (Salvatore Zambataro) ci con- duce nell’esplorazione di questo universo: uno strumento solista che ho scelto per la sua affinita` all’immaginario di Alfredo, per il richiamo forte ad Astor Piazzolla, che ci riporta al tango come espressione di un particolare tipo di passionalita`. La partitura composta per Pallido oggetto del desideriova oltre gli schemi consueti della musi- ca di scena: creando un contrappunto continuo all’azione, al testo e all’azione. Questa stretta fusione di musica e azione, amplifica le prospet- tive dello spettacolo: il testo sembra addirittura inteso, a volte, quale “recitar cantando”, come coreografia. C’e` addirittura un vero momento cantato, ideato per il personaggio di Valentina, che interpreta la canzone S’il suffisait d’aimer: un’ulteriore chiarissima espressione dell’essen- ziale legame fra musica e recitazione nello spet- tacolo. Un continuum sonoro, che tra temi languidi e giocosi ed esplosioni virtuosistiche, ci accompa- gna in questo viaggio.(Arturo Annecchino)

Aspetto Artistico

Musiche di:
Arturo Annecchino

Regia di:
René De Ceccatty

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi